La nostra presidente Wilma Borello ha rilasciato una intervista su Cose Nostre, testata giornalistica di Caselle Torinese, di cui qui di seguito ne riportiamo i contenuti.
“Afferra la stretta di qualcuno che ti aiuterà e poi utilizzala per aiutare qualcun altro”, è questo lo spirito che anima la Fondazione Venesio, ente filantropico della Banca del Piemonte, nato nel 2020, di cui è presidente la casellese Wilma Borello. Il suo racconto fa emergere un mondo sommerso del territorio piemontese, inaspettatamente fervido e ricco di iniziative benefiche, di associazioni ed enti che lavorano per il benessere delle persone e costituiscono un’indispensabile rete d’aiuto e solidarietà.
“Sono una persona curiosa, aperta al confronto – racconta Wilma – e ho sempre prediletto il rapporto con le persone. Lavoro da oltre 30 anni presso la Banca del Piemonte dove oggi sono condirettore generale e, quando la famiglia Venesio, proprietaria della banca, mi ha proposto di occuparmi della Fondazione ho accettato questa nuova sfida, consapevole del valore intrinseco e della grande opportunità di poter dare continuità ai valori etici, sociali e di solidarietà che da sempre contraddistinguono Banca del Piemonte. In realtà grazie a essa, da 13 anni mi occupo, in qualità di consigliere, delle attività gestite dalla ONLUS del settore bancario Prosolidar che ha finanziato progetti di solidarietà sociale in Italia e nel mondo. Anche nella mia vita privata da molti anni sono una dei tanti volontari di un’associazione che si occupa di dare ascolto a persone in situazioni di disagio che sentono la necessità di condividere emozioni e pensieri. Pertanto la proposta di organizzare e dare vita a questa nuova “creatura” come presidente, mi ha vista pronta e molto entusiasta.”
La Fondazione Venesio, iscritta al registro unico del terzo settore, per cui ha obbligo di massima trasparenza, è attiva in quattro ambiti di intervento: la ricerca scientifica e medica, l’istruzione e formazione, l’assistenza sociale e l’arte, cultura e ambiente. I primi tre settori sono quelli che hanno visto la realizzazione di maggiori progetti, proprio perché il centro della sua missione è rappresentato dalle persone e dal miglioramento della qualità della loro vita.
Il primo progetto realizzato è stato in occasione dei 110 anni di Banca del Piemonte e sono state 110 borse di studio donate a studenti universitari meritevoli e talentuosi. Questo primo progetto è stato interamente gestito dalla Fondazione, mentre tutti gli altri sono stati attivati attraverso enti e associazioni del territorio che si sono rivolti alla Fondazione con iniziative specifiche, permettendo di entrare in contatto con un mondo straordinario, costituito da decine e decine di volontari presenti in tutto il Piemonte: un mondo diverso, per lo più sconosciuto ai media e ai social che occorre far emergere e incentivare.
Da metà 2022 a fine 2023 sono stati finanziati 50 progetti per un totale di 750.000 euro, nell’anno in corso la spesa prevista è di poco inferiore ai 700.000 euro. Il principio che accomuna questa vasta rete di progettualità è la presenza capillare sul territorio di Torino, del Piemonte e di Milano, dove hanno sede le filiali di Banca del Piemonte, banca che insieme alla famiglia Venesio mette a disposizione i fondi per l’attività della Fondazione.
“Una delle iniziative che ci ha regalato più emozioni – continua la nostra Presidente – è stata l’inaugurazione, nel mese di settembre, del nuovo campo da calcio a 5 dell’Oratorio Sant’Antonio Abate a Torino, alla presenza delle autorità regionali e del Comune di Torino, del Vescovo, di rappresentanti, calciatori e calciatrici di Juventus e Torino e soprattutto di tanta gente del quartiere. ‘Scendiamo in campo’ è stata la denominazione del progetto che ha voluto ridare vita ad un campo da calcio ormai inagibile, ma soprattutto offrire un luogo di accoglienza e socializzazione ai giovani della Circoscrizione 5, un’occasione di svago e divertimento ai ragazzi di questo vivace oratorio gestito da un giovane e attivo parroco, Don Luciano. Abbiamo voluto costruire un ‘bel’ campo di calcio. restituendo un’area sportiva rinnovata e sicura ai giovani del quartiere e alle loro famiglie.”
“Sono convinta – conclude così l’intervista – che, come dice Walter Rolfo di Fondazione Felicità, con cui collaboriamo ‘non è il successo che porta alla felicità, ma la felicità che porta al successo’ e i progetti e soprattutto le persone con cui condivido la vita sia professionale che personale mi rendono felice e rendono Fondazione Venesio un’esperienza di successo che ringrazio di aver potuto condividere con voi.”