La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre
Albert Einstein – Fisico
Investire nella ricerca di base è il primo passo per trovare le cause, e quindi la cura, per le malattie del sistema nervoso, quelle legate all’invecchiamento – come l’Alzheimer – ma anche quelle che colpiscono i più giovani, come la SMA (l’Atrofia muscolare spinale) o le patologie del neurosviluppo.
Nasce con questo obiettivo il bando Nutrire i talenti per far crescere la ricerca: sostenere l’impegno di giovani e brillanti ricercatrici e ricercatori con quattro borse di ricerca della durata di un anno, da svolgere presso un centro di eccellenza dell’Università di Torino, il NICO – Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi che ha sede a Orbassano (TO) nel comprensorio dell’Ospedale San Luigi Gonzaga.
Con il nostro contributo sosteniamo una borsa di ricerca dedicata alle patologie del neuro sviluppo.
«Investire nei giovani ricercatori è nel DNA del nostro Istituto di ricerca. Al NICO – sottolinea il prof. Alessandro Vercelli, direttore scientifico della Fondazione Cavalieri Ottolenghi – riuniamo 100 ricercatori con approcci multidisciplinari, con un’età media che non supera i 30 anni. All’esperienza di 30 professori affianchiamo infatti l’entusiasmo di molti giovani: sono loro il cuore pulsante del nostro lavoro. La ricerca scientifica, soprattutto quella di base, ha sì bisogno di fondi, ma senza i giovani non ha futuro».
«Siamo felici di contribuire alla realizzazione di questo importante progetto – dichiara la dott.ssa Wilma Borello, presidente di Fondazione Venesio Ente Filantropico – che unisce due ambiti di attività della nostra Fondazione: la ricerca e la valorizzazione dei talenti. Perché siamo convinti che credere nella scienza così come credere nei nostri giovani significhi credere nel futuro».