Genes load the gun, and environment pulls the trigger.
Elizabeth Blackburn ― The Telomere Effect: A Revolutionary Approach to Living Younger, Healthier, Longer
Il progetto scientifico su “Invecchiamento cellulare: meccanismi di controllo” è condotto all’interno del Centro Interdipartimentale di Biotecnologie Molecolari “Guido Tarone” da un gruppo di lavoro focalizzato sullo studio del telomero, composto da Prof. Corrado Tarella, Prof. Dario Ferrero, Dr.ssa Irene Ricca, Dr.ssa Maria Beatriz Herrera Sánchez e Dr. Sharadkumar Kholia.
Negli ultimi 10-15 anni si è accentuato l’interesse per lo studio dell’invecchiamento cellulare, anche a seguito dell’assegnazione, nel 2009, del Premio Nobel per la medicina alle ricerche condotte da Elizabeth H. Blackburn, Jack W. Szostak e Carol W. Greider sui telomeri e sull’enzima telomerasi, che hanno un ruolo determinante nell’invecchiamento delle cellule.
Il telomero è la parte terminale del DNA di ciascun cromosoma, costituito da una lunga sequenza di DNA ripetuto. Oltre al telomero, altrettanto essenziale è l’enzima telomerasi, che garantisce la duplicazione del DNA telomerico, ogni qual volta ci sia una divisione cellulare e quindi una duplicazione del DNA. Durante la divisione cellulare, non tutto il filamento del telomero viene trascritto nella nuova cellula, un piccolo tratto finale non viene trascritto dalla telomerasi. Seppur minima, questa perdita di tratti di DNA telomerico si somma man mano che le cellule proliferano. In questo modo, la lunghezza del telomero diventa un indice di quante sono state le divisioni , diventando un marcatore di invecchiamento cellulare.
Il progetto di ricerca, che sosteniamo mediante una borsa di studio, è indirizzato a ricreare in vitro le condizioni per lo studio dell’invecchiamento cellulare, sfruttando la lunghezza del telomero come principale marcatore del grado di invecchiamento delle cellule.
L’obiettivo di questo progetto è duplice:
– Conoscere meglio i meccanismi molecolari che inducono l’accorciamento del telomero.
– Verificare le sostanze che possono accentuare o, viceversa, rallentare l’accorciamento del telomero e conseguentemente l’invecchiamento cellulare.
Tali studi potranno avere anche importanti ricadute per chiarire le correlazioni tra invecchiamento cellulare e trasformazione neoplastica così come per l’impiego clinico di farmaci che possono influenzare il corretto mantenimento del telomero.