Partecipa a un progetto dell’Oculistica dell’Ospedale Mauriziano di Torino
Nuova iniziativa della Fondazione Venesio. L’ente filantropico che ha al vertice Wilma Borello (presidente) e il fondatore Camillo Venesio (vice presidente) sostiene la S.C. Oculistica dell’Ospedale Mauriziano di Torino, diretta dal professore Francesco Faraldi, nel progetto di digitalizzazione ed efficientamento del percorso di diagnosi e cura delle patologie retiniche mediche e chirurgiche e delle eredodistrofie.
Le maculopatie mediche e chirurgiche, quali la degenerazione maculare legata all’età, la maculopatia miopica, le patologie retiniche vascolari, le patologie dell’interfaccia vitreo-retinica e le eredodistrofie rappresentano un problema sanitario, il cui impatto è in progressivo aumento.
La degenerazione maculare legata all’età è la prima causa di cecità nel mondo occidentale e colpisce oltre due over 65 su dieci.
Per far fronte al crescente bisogno di salute, intimamente correlato all’invecchiamento della popolazione, sono necessari processi di efficientamento delle risorse strutturali, strumentali e umane.
Nella S.C. Oculistica dell’Ospedale Mauriziano di Torino sono attualmente attivi ambulatori di seconfo livello dedicati alla gestione delle patologie retiniche e maculari: l’ambulatorio Distrofie Retiniche Ereditarie è da molti anni centro di riferimento regionale delle rete internazionale Orphanet e centro di riferimento per le Malattie Rare di competenza oftalmica della Regione Piemonte.
Il progetto co-finanziato dalla Fondazione Venesio, costituita pochi mesi fa ma già molto attiva, è finalizzato all’efficientamento del percorso di diagnosi e cura delle patologie retiniche mediche e chirurgiche e delle eredodistrofie, al fine di agevolare, nelle diverse fasi di reclutamento e follow up del paziente, la consultazione della documentazione di diagnostica e gli esami clinici in tutte le sedi di attività che prevedono ambulatori, pre-ricovero, sala operatoria, sala Ivt e nel futuro da home monitoring.
Questa evoluzione è anche necessaria al fine di adeguare le strutture al recepimento dell’attività di ricerca clinica e adozione di nuove terapie, con l’inizio di importanti trials su nuove terapie della degenerazione maculare secca, essudativa e di molte malattie rare tra cui la Stargaardt e la Usher.
Il progetto prevede l’acquisizione di spazi di server dedicati all’Oculistica, strumenti ambulatoriali e strumentazioni per una sala operatoria di chirurgia vitreoretinica nonché l’assegnazione di una borsa di studio per data manager.