Da Giubergia a Buono, Lavazza e Venesio. Chi sono gli imprenditori impegnati nel sociale
A Torino il bene si fa ma non si dice. Almeno così era un tempo. Oggi nonostante l’understatement dominante sono spuntate diverse fondazioni filantropiche a nome di imprenditori cittadini impegnati direttamente nel sociale. Una volta in città c’erano solo Fondazione Agnelli e Fondazione De Benedetti, più think tank e centri studi che erogatori di filantropia.
Poi sono arrivati i nuovi volti con nuovi progetti. Tra i primi a scendere in campo, le famiglie Giubergia e Argentero nel 1993 con la Fondazione Paideia Onlus sostenuta dal gruppo finanziario Ersel occupandosi di attività ricreative per bambini in difficoltà. Nel 2022 Paideia ha seguito 864 famiglie, coinvolto 343 volontari e 3.125 donatori lanciando una fattoria sociale tra le colline torinesi. Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza nasce nel 2004 e nel corso degli anni ha sostenuto 33 progetti in 20 Paesi e 3 continenti, di cui beneficiano oltre 180mila coltivatori di caffè. Accanto all’ente non profit per l’agricoltura sostenibile c’è la Fondazione Maria Teresa Lavazza che promuove interventi e progetti in ambito sanitario, nella ricerca e a sostegno del terzo settore.
Nel giorno del 110esimo anno di vita di Banca del Piemonte è nata la Fondazione Venesio, su iniziativa della famiglia Venesio, con lo scopo un sostegno al sociale e alla ricerca con borse di studio e finanziamenti all’attività del Regina Margherita.
Nel club degli uomini più riservati di Torino, c’è Gustavo Denegri, nonché tra i più ricchi, se non il più ricco con un patrimonio di circa 2,7 miliardi, che ha dato vita alla Fondazione Denegri, la cui finalità è investire nella ricerca sulle malattie rare e riemergenti. Si tratta di una fondazione privata e non di erogazione che si ispira al modello delle fondazioni anglosassoni. Presidente è Michele Denegri, figlio di Gustavo.
L’ultima fondazione imprenditoriale a nascere a Torino è stata Lopera Foundation, l’ente non profit che raccoglie e sostiene iniziative no profit in campo scientifico, ambientale, sociale, artistico e culturale.
In Italia esistano quasi 200 fondazioni d’impresa, nate per lo più negli ultimi 15 anni. La maggior parte si trova al nord, in Piemonte, secondo l’ultima mappatura di Solidarietà, ce ne sono solo 9, mentre in Lombardia superano quota cinquanta.
Il confronto è con la filantropia è ingeneroso. Non solo perché nel complesso i Big, da Bill Gates e Jeff Bezos e Warren Buffet, donano decine di miliardi ogni anno (400 nel 2021). Ma perché si tratta di modelli sociali diversi. In America il welfare pubblico è molto leggero se non assente in diversi campi della vita del cittadino. In Italia il welfare è stato fortissimo almeno fino a qualche anno fa. Ora è venuto il tempo di rimboccarsi le maniche, donare e far crescere il terzo settore.
