La nostra presenza nella città vuole essere un piccolo segno di condivisione e di speranza. In questa prospettiva, lavoriamo perché il momento della malattia o della sofferenza di molti possa essere vissuto con dignità, rispetto e solidarietà
Padre Antonio Menegon – Presidente Madian Orizzonti Onlus
La Comunità Madian è da sempre vicina ai più poveri ed ai diseredati.
Da alcuni anni è attivo il progetto “Spese per le famiglie povere torinesi”, che mira a garantire una spesa mensile alle famiglie torinesi più bisognose, già seguite da parrocchie, enti religiosi e privati.
Questo Natale anche noi vogliamo donare 100 borse della spesa, con l’obiettivo di aiutare altrettante famiglie torinesi.
Famiglie con bambini i cui genitori sono senza lavoro, famiglie monoparentali che faticano ad arrivare a fine mese, famiglie povere con figli con disabilità fisiche o mentali, ma anche persone sole e dimenticate.
Per questo motivo, sosteniamo l’associazione Madian Orizzonti Onlus, che con questa iniziativa cerca di alleggerire il peso di una crisi, che sembra non volere finire. Perché c’è un’emergenza meno rumorosa di guerre, pandemie e calamità naturali: la fame.
I beneficiari del progetto usufruiscono di un buono spesa, da utilizzare nei negozi gestiti dall’associazione Terza Settimana, per l’acquisto di generi di prima necessità quali beni alimentari (carne e verdure fresche), prodotti per neonati (biscotti e latte in polvere, omogeneizzati e pappe, biberon e pannolini), prodotti per l’igiene personale e la pulizia domestica.
Quello che potrebbe sembrare solo un aiuto materiale, diventa supporto spirituale e psicologico, perché infonde in queste persone speranza nel futuro e voglia di riscatto, permettendo loro di uscire dal tunnel senza fine della povertà e dell’abbandono.
Nel tempo, non sono poche le famiglie che, avendo trovato un lavoro o altri tipi di aiuto da parte delle istituzioni, sono state sostituite nel progetto da famiglie più bisognose, affinché l’aiuto non si perda supportando persone che non ne hanno più reale necessità.
«È un bel progetto, di cui siamo molto orgogliosi, perché il cibo significa vita, significa luce negli occhi di tanti bambini, fiducia, aspettativa nei confronti di un domani meno disgraziato, significa orgoglio ritrovato». Padre Antonio Menegon
