Si cura meglio dove si fa ricerca
IEO Istituto Europeo di Oncologia
Attraverso il nostro contributo alla Fondazione IEO-MONZINO, continuiamo a sostenere l’attività di ricerca sulle neoplasie ematologiche della Divisione di Oncoematologia dello IEO Istituto Europeo di Oncologia, aperta nel 1997 con lo scopo di offrire ai pazienti le terapie più recenti in base a linee guida internazionali e di sviluppare protocolli innovativi di ricerca clinica. In particolare, sosteniamo la Divisione di Oncoematologia diretta dal Professor Enrico Derenzini all’interno del Programma Oncoematologia presieduto dal Professor Corrado Tarella, in due importanti progetti di ricerca:
STUDIO DI TERAPIE CELLULARI CON CELLULE NK NEI LINFOMI AGGRESSIVI B-LINFOCITARI
Le cellule natural killer (NK), con la loro capacità intrinseca di colpire le cellule maligne e la loro limitata reattività contro i tessuti sani, offrono una strada convincente per nuove strategie immunoterapeutiche che evitano le tossicità legate al trattamento.
Questo studio mira a sviluppare una nuova piattaforma immunoterapica basata su cellule NK, che correla le caratteristiche del paziente, del microambiente tumorale ed il contesto immunitario, fornendo preziose informazioni per la progettazione di studi clinici con cellule NK espanse ex vivo in combinazione con cellule stimolanti per pazienti con neoplasie ematologiche.
La creazione di modelli prognostici e l’ottimizzazione degli interventi terapeutici saranno fondamentali per far avanzare approcci terapeutici personalizzati per il linfoma aggressivo a cellule B.
PRODUZIONE DI UN VACCINO A CELLULE DENDRITICHE DI GRADO CLINICO PER LE NEOPLASIE DI CELLULE B
Le cellule dendritiche sono cellule specializzate del sistema immunitario, che coordinano le risposte immunitarie del tumore con diversi meccanismi, tra cui l’attivazione delle cellule T e NK.
Nonostante i recenti progressi terapeutici, il linfoma follicolare (FL) è ancora considerato una malattia incurabile. Le attuali linee guida suggeriscono un approccio di vigile attesa, con trattamento attivo solo nella malattia ad alto carico tumorale, per cui la maggioranza dei pazienti con FL è poi esposta alla chemioterapia durante la progressione della malattia.
I vaccini a cellule dendritiche hanno mostrato prove preliminari di efficacia nel FL recidivante/refrattario, e quindi potrebbero rappresentare una promettente strategia di trattamento nei pazienti con FL di nuova diagnosi in stadio iniziale.
Questo progetto si pone 2 obiettivi principali: la produzione del vaccino e la conduzione di uno studio clinico che indaga l’attività e la sicurezza della vaccinazione con cellule dendritiche nei FL a basso carico tumorale di nuova diagnosi.
